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Santa Margherita del Belice: Museo del Gattopardo

Palazzo Filangeri Cutò, a Santa Margherita del Belice, ospita dal 2006 il museo intitolato alle opere di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Giuseppe Tomasi di Lampedusa descrive la casa materna di Santa Margherita del Belice, grande palazzo nobiliare noto in tutto il mondo, come un enorme abitazione che contava più di trecento stanze, grandi e piccole, che ospitavano appartamenti di rappresentanza, stanze per i domestici, foresterie per trenta persone, e poi cortili, scuderie, teatro e chiesa private ed un enorme giardino, tutto al centro della Piazza del paese.

Copertina del romanzo Gattopardo

Dalle pagine de Il Gattopardo trapelano i ricordi dello scrittore.

Il romanzo, ambientato nel periodo dell'Unità d'Italia dove in Sicilia sbarcavano le truppe di Garibaldi, fa innamorare proprio della nostra terra tutti i lettori, invogliandoli, almeno una volta nella vita, a visitare l'isola.

Tutti i luoghi descritti dall'autore sono ancora lì, trasformati nel tempo,ma sempre affascinanti e ricchi di magia, come ad esempio il Palazzo Filangeri Cutò, casa di Donnafugata (descritta nel romanzo).

Donnafugata è un pase di fantasia che comprende però luoghi reali.

Tomasi di Lampedusa infatti, dà indicazioni, in una lettera spedita al Barone Enrico Merlo di Tagliavia, dove asserisce che Donnafugata corrisponde come luogo a Palma di Montechiaro, (luogo dove lo scrittore trascorse i momenti più belli della sua infanzia legati alla figura della madre e della famiglia Tasca Filangeri di Cutò), mentre come palazzo, a Santa Margherita del Belice.

Il Monastero di Palma di Montechiaro

Dal 2006 è possibile visitare, nelle stanze del palazzo restaurato alcuni anni fà, un museo intitolato proprio a Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Per la prima volta non è un museo ad ospitare un'opera, ma è il museo stesso che prende vita dalle parole di un romanzo.

Nelle teche del museo sono esposte lettere, appunti, foto dello scrittore e una copia autentica dell'originale romanzo, donata da Gioacchino Lanza Tomasi, figlio adottivo dello scrittore e promotore di numerose iniziative letterarie che negli ultimi anni hanno "esportato" la cultura siciliana in tutto il mondo.

E' possibile ammirare le bozze, gli appunti e le correzioni apportate al romanzo per mano dello scrittore. Si possono apprezzare le statue di cera dei principali protagonisti del Gattopardo. Dalle postazioni multimediali si possono visionare i film dedicati al romanzo, ascoltare le interviste a Claudia Cardinale ed Alain Delon, interpreti del film tratto dall'omonimo romanzo.

Ma l'attrattiva più suggestiva è senza dubbio quella data dalla possibilità di ascoltare la voce dello scrittore, registrata nel 1956 dal figlio Gioacchino intento a provare un registratore a nastro, che recita un suo racconto: Lighea.

La visita del Parco del Gattopardo prevede un giro completo del palazzo Filangeri e del giardino, luogo delle passeggiate dello scrittore dove sono conservati 86 tipi di piante, di cui 15 rare che rappresentano un patrimonio storico-artistico di indiscusso valore.

A tutto questo va aggiunto l'annuale premio letterario, giunto all'ottava edizione, intitolato allo scrittore.

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